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IMPRINTING Rassegna Essenziale
21 Dicembre
“L’imprinting è un particolare tipo di apprendimento per esposizione, presente in forme e gradi diversi in tutti i vertebrati. Serve a fissare una memoria stabile delle caratteristiche visive degli individui da cui si verrà allevati. La parola “imprinting” deriva dall’inglese “imprint” (impronta) ed è stata coniata da Konrad Lorenz per definire una particolare modalità di apprendimento che può avvenire solo nelle prime ore (entro le 36 ore circa) dopo la nascita. Esso rimane legato sia alle informazioni che il nuovo nato riceve dal mondo esterno sia alla predisposizione genetica, con una sorta di “finestra” temporale durante la quale il suo sistema nervoso è sensibile a “stampare” l’immagine del genitore o di chi viene riconosciuto come tale.
Ogni volta che ci permettiamo di rinascere un nuovo imprinting ci cattura. Un esperienza irreversibile. La danza racconta proprio quella “finestra” temporale come un viaggio onirico in cui i corpi non hanno un’identità precisa e si muovono in quella dimensione temporale che non segue alcun ordine né logico né cronologico, immerso in un’atmosfera surreale. Un viaggio che inizia con una nascita, e procede in un lasso temporale capace di creare immagini effimere e sensazioni fugaci. La performance risveglia i nostri imprinting sensoriali per trasportare il performer e chi lo segue in una fase sensibile, capace di poter stampare nel proprio modo di vivere l’esperienza immagini suoni contatti e movimenti. La capacità di creare legami di sequela e la disponibilità ad esporsi sono i concept fondamentali di un lavoro in continua evoluzione. Esporsi non sarà più la stessa cosa.