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Lost Solos | Rassegna Essenziale
29 Settembre
Domenica 29 settembre 2024 | Teatro L’Affratellamento, Via Giampaolo Orsini, 73, Firenze FI
Nel libro Soli e Perduti Eshkol Nevo scrive:
“Naim aveva sentito parlare di Assoli perduti, i “Lost Solos“ uccelli solitari che appaiono inaspettatamente lontano dalla loro abituale rotta migratoria, lontano dallo stormo, in un continente dove non dovrebbero trovarsi. Come se nel loro orientamento interiore si fosse danneggiato qualcosa, o fosse avvenuta una mutazione genetica. Gli studiosi propongono diverse spiegazioni del loro straordinario fenomeno, ma nessuna è stata definitivamente provata.”
La visione di questi uccelli solitari che non obbediscono alle regole abituali e che cambiano i propri percorsi stabiliti e fanno scelte al di fuori del loro stormo, risuona nel nostro immaginario e si rispecchia nel destino di molti esseri umani e nella loro storia di solitudine e di diversità. L’alterità come segno di un interiore danneggiato o come invece risultato di una natura originale e speciale. Nella nostra società attuale si registra un fenomeno per cui lo status di single sta superando numericamente quello dei nuclei familiari, almeno nelle grandi città in occidente. C’è una tendenza a non percorrere la strada di creare una famiglia come accadeva in passato, ma piuttosto a definirsi come singoli, isole, nuclei a solo.
Sembra che la natura delle relazioni sia nettamente in cambiamento modificando di conseguenza la vita sociale e comunitaria. La vita contemporanea sembra definirsi in un percorso che porta all’isolamento, all’assenza di comunità. Come gli uccelli solitari che vengono a trovarsi in un continente diverso dalla propria rotta migratoria, gli esseri umani si trovano a vivere uno smarrimento, dovuto alla perdita di riferimenti culturali chiari, alla messa in discussione continua di ogni valore e certezza. D’altra parte il poter mettere in discussione sentieri già tracciati, esplorare nuove possibilità e disegnare la propria esistenza liberamente è una conquista. Attraversare uno stato di smarrimento è una fase necessaria nel percorso che un individuo deve compiere per conoscersi e sviluppare il proprio io.
Attraversare, aprirsi alle possibilità che scaturiscono dal percorrere strade altre, errare per sentieri sconosciuti e interrotti, procedere verso la meta dello svelamento del sé attraverso un continuo sviamento, una irriducibile erranza.
Partendo da queste suggestioni gli autori intendono sviluppare degli assoli creati per differenti danzatori, che daranno corpo a questa indagine. I differenti assoli compiuti in se, potranno essere presentati singolarmente e allo stesso tempo verranno create transizioni e momenti di raccordo che permetteranno anche la composizione dei vari soli in un unico spettacolo. Il percorso narrativo non lineare, sarà definito da anelli e intrecci tra i diversi episodi, che metteranno in comunicazione le singole differenti storie d’ogni solo. Questa modalità compositiva farà sì che lo spettacolo possa essere presentato in differenti contesti sia teatri che spazi non convenzionali e possa quindi incontrare il pubblico attraverso differenti modalità di fruizione.
In un contesto di attraversamento e incrocio delle arti, il progetto coreografico vuole unire l’elaborazione della danza/poesia fisica ad un lavoro di costruzione delle immagini pittorico e visionario, all’uso della parola e del suono e all‘interazione con le musiche originali composte da Sergio De Vito.