La coreografia ideata e diretta dai primi ballerini Patrizia Cavola e Ivan Truol si colloca nella terra di mezzo tra danza e teatro, luogo impervio dell’espressione artistica in cui movimento, espressione vocale, musica e altre forme espressive forgiate durante l’atto creativo interagiscono l’una con l’altra.
Come i tre precedenti allestimenti: Dal Sud, Sguardo rubato, La Cama, spettacoli presentati nei più importanti festival d’arte coreutica internazionali, anche Istruzioni per rendersi infelici prosegue nel solco del provocatorio teatro dell’agire, che richiede ai suoi protagonisti notevole presenza scenica e un grande vigore fisico. Due caratteristiche rintracciabili nel dna della compagnia Atacama, che eleva la danza a pura espressione dell’essere.
Alessandra Miccinesi
Il Giornale