La Cama
Il luogo da dove prende il via questa creazione è intimo, fa parte di un interno, la cama in spagnolo, il letto.
Come se non esistesse altra dimensione spaziotemporale tutto accade sopra/ sotto/ dentro/ intorno/ il letto.
Su un letto si nasce, si muore, si consuma l’amore, la malattia, il riposo, la follia.
Coreografia e regia: Patrizia Cavola – Ivàn Truol
Interpreti: Patrizia Cavola, Ivàn Truol
Musiche Originali: Epsilon Indi
Luci: Danila Blasi
Scene: Marione Capucci
Costumi: Mariella Visalli
Il letto è un ponte per l’inconscio, luogo del sonno, del sogno, dell’incubo.
Luogo dei sensi, del desiderio, delle passioni, delle trasgressioni.
Molto della vita, dell’importante della vita, avviene sopra o dentro o intorno ad un letto.
Così il letto diviene mondo, unico luogo, pretesto ispiratore. Prigione, rifugio. Due personaggi, un uomo e una donna e il mondo oscuro di quelli che vivono sotto il letto … il sonno e il risveglio, i sogni e gli incubi, la solitudine, l’amore, il desiderio, la passione, l’imbarazzo, il disagio, il rifiuto, la malattia.
I piani della realtà e del sogno si confondono, è reale colui che sogna o l’oggetto del suo sogno? E ancora è colui che sogna a sognare l’oggetto del suo sogno o viceversa, è l’oggetto del sogno a sognare di essere colui che sogna?
Indagare sull’essere umano, sfidare la vertigine che viene a guardarci dentro.
Azioni, immagini, situazioni, scorrono liberamente, si associano senza rispettare le consequenzialità di una storia, le leggi logiche della narrazione.
Il letto e le qualità del letto indirizzano la ricerca sul linguaggio fisico, sul movimento, guidano la sperimentazione sul segno coreografico.
Galleria
Produzione 2001
ATACAMA