Lost Solos

Nuova Produzione 2024

Gli autori hanno creato tre diversi assoli ognuno per un differente danzatore, che possono essere presentati singolarmente e una versione trio che compone i vari soli in un unico spettacolo.

Ideazione, Coreografia, Regia: Patrizia Cavola – Ivan Truol

Danzatori :

Nicholas Baffoni     Lost Solos – Bianco
Valeria Loprieno    Lost Solos – Rosso

Camilla Perugini    Lost Solos – Blu

Musiche Originali : Sergio De Vito

Costumi : Daniele Ucciero

Organizzazione : Matilde Aquilanti

Amministrazione : Letizia Coppotelli

Produzione : Compagnia Atacama

Con il contributo di : MIC Ministero della Cultura – Regione lazio

in coproduzione con Paesaggi del Corpo Festival Internazionale Danza Contemporanea

Residenza: La Scatola Dell’Arte

Nel libro Soli e Perduti Eshkol Nevo scrive:
“Naim aveva sentito parlare di Assoli perduti, i “Lost Solos“ uccelli solitari che appaiono inaspettatamente lontano dalla loro abituale rotta migratoria, lontano dallo stormo, in un continente dove non dovrebbero trovarsi. Come se nel loro orientamento interiore si fosse danneggiato qualcosa, o fosse avvenuta una mutazione genetica. Gli studiosi propongono diverse spiegazioni del loro straordinario fenomeno, ma nessuna è stata definitivamente provata.”
La visione di questi uccelli solitari che non obbediscono alle regole abituali e che cambiano i propri percorsi stabiliti e fanno scelte al di fuori del loro stormo, risuona nel nostro immaginario e si rispecchia nel destino di molti esseri umani e nella loro storia di solitudine e di diversità. L’alterità come segno di un interiore danneggiato o come invece risultato di una natura originale e speciale.

C’è una tendenza a non percorrere la strada di creare una famiglia come accadeva in passato, ma piuttosto  definirsi come singoli, isole, nuclei a solo.
Sembra che la natura delle relazioni sia nettamente in cambiamento modificando di conseguenza la vita sociale e comunitaria. La vita contemporanea sembra definirsi in un percorso che porta all’isolamento, all’assenza di comunità. Come gli uccelli solitari che vengono a trovarsi in un continente diverso dalla propria rotta migratoria, gli esseri umani si trovano a vivere uno smarrimento, dovuto alla perdita di riferimenti culturali chiari, alla messa in discussione continua di ogni valore e certezza. D’altra parte il poter mettere in discussione sentieri già tracciati, esplorare nuove possibilità e disegnare la propria esistenza liberamente è una conquista. Attraversare uno stato di smarrimento è una fase necessaria nel percorso che un individuo deve compiere per conoscersi e sviluppare il proprio io.
Attraversare, aprirsi alle possibilità che scaturiscono dal percorrere strade altre, errare per sentieri sconosciuti e interrotti, procedere verso la meta dello svelamento del sé attraverso un continuo sviamento, una irriducibile erranza.

Partendo da queste suggestioni gli autori hanno creato tre diversi assoli ognuno per un differente danzatore, che possono essere presentati singolarmente e una versione trio che compone i vari soli in un unico spettacolo.

Questa modalità compositiva fa sì che lo spettacolo possa essere presentato in differenti contesti, sia teatri che spazi non convenzionali e possa quindi incontrare il pubblico attraverso differenti modalità di fruizione.

 

In un contesto di attraversamento e incrocio delle arti, il progetto coreografico vuole unire l’elaborazione della danza/poesia fisica ad un lavoro di costruzione delle immagini pittorico e visionario, all’uso della parola e del suono e all‘interazione con le musiche originali composte da Sergio De Vito.

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Nuova Produzione 2024

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